Villa Trento-Carli a Costozza di Longare
Nel 1645 il conte Alessandro Trento fece erigere dall'architetto Antonio Pizzocaro, emulo dello Scamozzi, il grande palazzo ai piedi del colle, preceduto da un vasto parco, inglobando un edificio del XVº secolo di cui resta una bellissima stanza con soffitto a spicchi e grande stemma quattrocentesco dei conti Trento.
La facciata maestosa, preceduta da ampia gradinata a due rampe, ha tre fornici che introducono alla vasta sala con soffitto decorato a travi dipinte. Il pavimento reca tre preziose griglie in pietra finemente traforate che collegano i sottostanti ventidotti alla sala.
Questo sistema di raffrescamento sfrutta l'aria a temperatura costante che si trova nei covoli, le grotte presenti nelle viscere delle colline circostanti, incanalandola attraverso un vasto reticolo di condutture artificiali, i ventidotti, e facendola fluire per convenzione naturale fino alle cantine e alle sale delle ville, dove è assicurata così frescura in estate e mitezza di clima nei mesi invernali.
Notevole la grande sala superiore dalle ampie proporzioni e dal bel pavimento in cotto e pietra locale. La lunga foresteria fu aggiunta nei primi anni del '800. Interessanti le statue seicentesche sui pilastri del cancello d'ingresso al parco.
Annessa alla proprietà di villa Trento, ora Carli, sulla sommità del colle che si alza tra Longare e Costozza, si trova un piccolo edificio, che dà il nome a questa zona: la "Specola" di proprietà Mantovan. La tradizione vuole che qui si sia recato ad osservare il cielo Galileo Galilei, nel periodo in cui fu ospite dei conti Trento, e al nome dell'illustre scienziato era legato un grande e vecchissimo albero, il "Cipresso di Galileo", purtroppo abbattuto da un fulmine qualche anno fa.
Testi tratti da: Costozza, la "Perla dei Berici", Longare e Lumignano (Consorzio Pro Loco Colli Berici) - Grafica e Stampa: Imprimenda (2014)
Villa Trento-Carli
- Costozza di Longare - Via B.Bixio, 8
- visite: Non visitabile