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Villa Dolfin e Borgo di Campolongo
Villa Dolfin e Borgo di Campolongo
Il complesso abitativo di Villa Dolfin, in origine probabile castello medievale, è molto interessante. Posto ai piedi dei Monti Berici e racchiuso entro mura, presenta una struttura tuttora ben leggibile.
E' costituito dalla villa padronale, dagli annessi rustici e dalle stalle, poi trasformate in nobile residenza dei Dolfin durante il dominio della Repubblica Serenissima, e come recita un'iscrizione sul fregio sono noti il committente, Andrea Dolfin e l'anno di costruzione, 1601. L'articolata costruzione, che comprende anche la chiesetta parrocchiale ed una bellissima colombara, si presenta come un chiaro esempio di entità agricola chiusa nella propria autonomia produttiva.
La villa, con doppio prospetto a nord e a sud, sfrutta la diversa altimetria del piano di costruzione. La facciata è ritmata da sei imponenti semicolonne, contenute da lesene bugnate e termina con un ben proporzionato frontone triangolare definito da una possente cornice a dentelli. Il corpo centrale, pur incompleto nelle ali, evidenzia nei conci di pietra bugnata, che fanno da tessuto connettivo degli spigoli e delle semicolonne, e nella simmetrica funzionalità della disposizione delle finestre la mano sicura di un esperto architetto che il Cevese riconosce in Vincenzo Scamozzi.
Di grande interesse è la colombara, torre isolata con accesso ad arco acuto di gusto veneziano, che presenta bassorilievi di varia provenienza e di notevole finezza esecutiva in essa murati: una divinità orante tra le due finestre del piano superiore del XVº secolo; subito sotto, un rilievo non databile di notevole bellezza, un'iscrizione nel capitello destro del lato ad est "MCCCCLXXXIII PACIEDO AQUIRITUR B.R." e nel lato ovest due lesene rinascimentali raffiguranti due delfini. La colombara, come tutte le altre della valle, in origine torre di avvistamento, era posta in posizione strategica e visibile dalle altre in modo da consentire segnalazioni. Fu ridotta in seguito ad una più tranquilizzante funzione "civile" dalla Serenissima, attenta a rispettare le autonomie locali ma pronta anche a soffocare possibili focolai di rivolta. L'assassinio nel 1602 di Andrea e di suo figlio Francesco segnerà l'improvvisa interruzione dei lavori della villa, lasciando tuttavia a Campolongo il segno della loro magnificenza.
La chiesetta, dedicata a S. Andrea Apostolo, è ricordata in documenti del XIIIº secolo, ma non nelle "Rationes decimarum": probabilmente alla fine del 1200 era già unita alla vicina parrocchia di S.Germano. Un pio testatore del posto lasciava tre libre "pro auxilio unius aparamenti sive librorum vel calicis pro ecclesie S. Andree de Campolongo". La chiesa risulta curaziale fino all'inizio del 1700. Alcuni documenti del primo 800 affermano che a quell'epoca essa era nel massimo disordine; fu poi restaurata alla fine dello stesso secolo. Al suo interno conserva una tela raffigurante S. Andrea attribuita a Giovanni Battista Piazzetta.
visite : Villa Dolfin-Mistrorigo, visitabile solo esternamente il primo sabato del mese su appuntamento
informazioni : Mistrorigo Luciano Tel. 0444 868034